Nel secondo giorno della settimana della moda Milanese, è stata presentata la collezione Prada. La passerella si è tenuta in un umore superiore a differenza delle aspettative. I pezzi da esposizione con dettagli fiocco di fiocco color albicocca erano gli oggetti che mostravano gli organi di Prada e interessanti i copricapo L'aria era densa di aspettative mentre la prima modella camminava fiduciosa lungo la passerella, incapsulando l'audace visione che Genny concettualizzava per i mesi più freddi a venire. Fin dall'inizio è stato chiaro che questa collezione cercava di fondere l'eleganza senza tempo della moda italiana con un tocco audace e contemporaneo. Silhouette che sussurravano di grazia classica sono state giustapposte a texture inaspettate e vivaci tocchi di colore, ogni pezzo ha raccontato la propria storia di raffinatezza e stile d'avanguardia. Questa collezione non riguardava solo gli abiti; Si trattava di creare un'identità, un modus operandi per la donna moderna che osa distinguersi. Un’anima libera, una donna eclettica che ha sempre sfidato le convenzioni e che con il suo spirito ribelle e la sua creatività ha ispirato intere generazioni: è alla scrittrice francese Colette che Max Mara ha dedicato la sua nuova collezione Autunno-Inverno 2024-2025. La Maison, che ha aperto la seconda giornata della Milano Fashion Week, ha presentato una collezione minimal e super chic ispirata proprio allo stile unico di questa grande icona della Bella Époque, diventata poi simbolo di emancipazione e anticonformismo. Il nuovo guardaroba per la prossima stagione fredda unisce il rigore di capi maschili (la stessa Colette si vestiva spesso da uomo) alla sensualità dei pezzi tipici dello stile boudoir con qualche riferimento all’estetica giapponese. In questa collezione co-ed Donna e Uomo che non ha differenze di forme e vestibilità, per costruire lo stupore necessario si parte dal tessuto per poi trovare le forme. I capi monocromi riportano delle stampe a quadro (ad esempio, un cappotto verde militare con stampa a pressa di una rivisitazione del paisley); poi c’è il tailoring degli abiti maschili in tessuto jacquard di paisley; infine, il nero “che vuol dire lavorare sulla possibilità di essere Etro anche in nero”. E da qui prendono il via la maglieria lavorata a rovescio, le piume che in realtà sono tessuto sfrangiato, le tute tatuaggio che fanno parte di una collaborazione con Wolford, camicie per l’uomo con lo stesso tessuto e con gli stessi ricami degli abiti da sera femminili, camicie con una ruche in verticale sull’abbottonatura… Nexum come connessione fra uomo e natura, fra maschile e femminile, fra materia e corpo. Zambelli riflette e crea un dialogo fra questi dualismi in cui trasforma il silenzio in un linguaggio visivo. Il designer esplora il mondo del tailoring attraverso l’utilizzo di tessuti e pellami con texture sofisticate ed eleganti, tagli precisi con forme avvolgenti in un minimalismo timeless. La pelle incontra il corpo creando un'esperienza sensoriale, una sinfonia di emozioni al tocco, una dichiarazione di lusso contemporaneo. La maglieria completa l'armonia dei contrasti. I filati morbidi e avvolgenti si intrecciano con maestria, trasformando il concetto di connessione in un abbraccio caloroso e accogliente, diventando il ponte tra la natura e il corpo con una sensazione di confort e bellezza. Ogni capo della collezione "Nexum" è un'opera d'arte meticolosamente progettata. Zambelli ha tessuto un intreccio di stile senza tempo, invitando il mondo a riflettere sulla bellezza della connessione e sulla poesia che si cela dietro ogni creazione Per la nuova collezione è stato emesso un nuovo nome: marbleous. Deriva da "marble" (marmo) e " marvelous" ( meraviglioso) Il classico animalier di Cavalli è reinterpretato in numerose venature del marmo bianco e nero Grand Antique tipico delle ville di Pompei, stampato su piumini oversize e nella borsa da giorno in vernice marmorizzata. Il marmo Portoro, con piccole scaglie d'oro giallo sul nero o viceversa, si trasforma in una gonna in vellutto devorè da completare con la blusa in pelle nera oppure stampata a intarsi di marmi policromi. Per la FW 2024, allora, Alberta Ferretti parte da un contrasto del maschile/femminile che sarebbe molto sperimentato se lei non inserisse il tocco molto femminile degli abiti lingerie, delle sottovesti, lunghe e corte, incrostate con pizzo sul seno oppure dei bustier in raso e degli abiti in chiffon doppiato con il nero che copre un verde acido. Ma anche i top con le paillettes metalliche e le spalline in chiffon a ruches portati sui pantaloni descrivono un modo di essere Alberta Ferretti che è solo di Alberta Ferretti. La collezione porta il nome di "Momento Amori", un invito ad amare sempre e comunque, nonostante tutto. In passerella sfilano capi romantici come abiti con taìrame floreali semi-trasparenti e maglioni con strass a cuore. Un viaggio nell'archivio della maison che riprende alcuni capi risalenti agli esordi del brand: smanicati e bomber corti in lana, denim e pelle così come abiti con coulisse. Prosegue il lavoro di ricerca di Kim Jones che, da qualche stagione, si è incamminato sulla strada del recupero dei motivi e dei colori dello sterminato archivio della Maison. Il viaggio fa tappa nel 1984, al crocevia tra Londra e Roma, per una collezione che si sviluppa tra i contrasti dove le silhouette sono morbide, i colori seducenti, gli accessori irresistibili. Musa, Silvia Venturini Fendi, una donna che non ha mai rinunciato al piacere di divertirsi coi vestiti |
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June 2024
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