"Le proporzioni sono diventate più grandi, meno strette sul corpo - spiega Armani -. Ho visto che la tendenza generale è allargare la proporzione ai vestiti per dare più scioltezza. Le giacche, oltre che foderate si avvalgono di volumi che si muovono con andatura della persona e con la volontà della persona stessa di dare questo senso di scioltezza. Mi sembrava giusto metterci l'accento. Vedo che ragazzi e ragazze oggi si vestono in maniera sciolta e meno costrittiva".
Un'eleganza assoluta ma più "sciolta e meno costrittiva", dove dominano giacche destrutturate, sigla stilistica di Armani, velluto, camicie, pantaloni con le pinces e tocchi animalier, come il lungo coat leopardato. "Le proporzioni sono diventate più grandi, meno strette sul corpo - spiega Armani -. Ho visto che la tendenza generale è allargare la proporzione ai vestiti per dare più scioltezza. Le giacche, oltre che foderate si avvalgono di volumi che si muovono con andatura della persona e con la volontà della persona stessa di dare questo senso di scioltezza. Mi sembrava giusto metterci l'accento. Vedo che ragazzi e ragazze oggi si vestono in maniera sciolta e meno costrittiva".
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Rimodellare la materia. Rimaterializzare la forma”, un’operazione che avviene nell’Oasi Zegna dove prende vita la collezione Zegna autunno inverno 2024 progettata da Alessandro Sartori. Che risponde a una parola d’ordine, un filo conduttore e un mantra: “Effortless”. È interessante da Zegna questo approccio da alchimista che lavora assecondando la natura. È così che Sartori ottiene i capi tradizionali maschili ma trasformati negli aspetti e nei significati. Nella collezione Zegna FW 2024, il direttore creativo mira più a trasformare senza sforzi l’esistente (Effortless) oltre a concepire modi e maniere diverse per usarlo. I vestiti sono i terminali delle sensazioni che un designer riceve all'improvviso da un incontro, da un’esperienza: la collezione JW Anderson autunno inverno 2024-25 nasce dall’incontro con Christiane Kubrick. A 90 anni, la vedova di Stanley Kubrick vive poco fuori Londra (nell’Hertfordshire) dove l’ex attrice continua la sua prima e vera attività: dipingere. Sono suoi anche tutti i quadri che si vedono in “Eyes Wide Shut”, il film con Nikole Kidman e Tom Cruise (all’epoca ancora sposati) che è un po’ il testamento dell’incomunicabilità sentimentale che il geniale Stanley Kubrick ha tratto nel 1999 dal romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler del 1925 (in Italia da Adelphi). Da questo incontro nella testa di Anderson partono rimandi e fughe che arrivano fino ad appuntare le foglie rosse dell’euphorbia (volgarmente detta Stella di Natale) qua e là su maglioni e vestiti. Inutile domandarsi perché: così avviene nella testa di un creativo che non sempre si piega a un procedimento lineare. Un trasferimento che potrebbe anche essere dovuto al lavoro che Anderson ha fatto sui costumi di “Challengers”, il film con Zendaya che Luca Guadagnino ha tratto dal romanzo “Queer” di William S. Burroughs (scritto nel 1951-53, pubblicato solo nel 1985, in Italia con il titolo “Diverso” da Sugarco e poi nel 1998 con il titolo “Checca” da Adelphi che però ha riportato il titolo originale “Queer” nell’edizione del 2013). Anderson dice di essersi trovato molto bene con Guadagnino perché agli italiani la moda interessa non in quanto “accessorio” di qualcos’altro ma in quanto espressione di cultura (è stato molto fortunato ad incontrare Guadagnino, con altri italiani avrebbe avuto un’esperienza completamente diversa). Una fantasia domestica Ecco, in questo inizio di review ho divagato molto e l’ho fatto apposta per seguire lo stesso processo (forse) che ha generato la collezione JW Anderson FW 24-25. Quando lavora al suo marchio, infatti, Anderson divaga e in questa collezione lo fa utilizzando le immagini dei quadri di Christiane Kubrick, il rosso e il nero degli interni di “Eyes Wide Shut”, i gesti e i modi di vestire di Christiane. Mette i collant sotto gli shorts/mutande dei ragazzi, trasforma pantaloni, maglioni e jumpsuits in tute per la casa, attacca stelle di euphorbia nere sui maglioni gialli, attacca ruchettine in raso a contrasto su mutandoni in lana, fa indossare abiti lunghi con le stampe tratte dai quadri a ragazzi filiformi e alle ragazze che li somigliano, allunga fino a terra le maniche delle camicie con il plastron e aumenta i volumi di cardigan, bomber, pantaloni e trench. Come al solito, JW Anderson presenta a Milano la collezione Uomo FW (questa è 2024-25) e la pre collezione Donna (Fall 2024) in una unità di riferimenti che è molto rara. Alla fine della sfilata viene proiettato “Who is the Painter?”, un cortometraggio di Jack Elliot Hobbs con Christiane Kubrick e Jonathan Anderson nato in collaborazione con Mubi. E lì si chiude il cerchio. Anche perché avrebbe potuto intitolarsi “Who is the Designer?”. Il tutto, come al solito, con tanta delicatezza e molta poesia. l focus principale della collezione si concentra su linee pulite e silhouette strutturate che riflettono un ritorno alla tradizione sartoriale. Gli abiti impeccabili e i tagli precisi sono diventati il tratto distintivo della sfilata, enfatizzando il concetto di eleganza senza tempo. Ciò che ha reso la collezione di Prada unica sono stati i tocchi di colore inaspettati: sandali dai colori vivaci hanno aggiunto un elemento giocoso e estivo, contrastando splendidamente con la sobrietà degli abiti. Le cuffie colorate indossate come cappelli hanno aggiunto un tocco contemporaneo, mescolando il classico con l’innovativo in modo sorprendente. Tra i “Must Have” per l’uomo elegante di Prada, spicca la cravatta, che ha assunto il ruolo di protagonista donando un tratto di colore acceso agli outfit più sobri. L’accostamento audace di colori ha conferito un carattere distintivo alla collezione, dimostrando la volontà di Prada di spingersi oltre i confini della moda maschile tradizionale. Se le cuffie, le cravatte e i sandali hanno catturato l’attenzione degli spettatori durante questa sfilata, è importante menzionare anche le cinture singolari indossate in vita. Questi accessori unici hanno contribuito a spezzare la silhouette tra cardigan, pullover e pantaloni classici, creando un interessante equilibrio. Le borse maxi completano l’ensemble, conferendo un tocco distintivo e aggiungendo ulteriore fascino all’intero look. Giorgio Armani sorprende il suo pubblico grazie a una collezione AI 2024-25 che sprigiona storie, avventure e sentimenti forti. Pezzi iconici, romantici, straordinariamente eleganti ed eclettici, quelli che lo stilista fa sfilare sulla passerella. La storia raccontata tra le righe è quella di un amore puro, intenso e vero, quello tra l’Aquilotto e Querelle, un amore potente, elegante ed edificante, allo stesso tempo innocente e peccaminoso. La collezione Emporio Armani FW 2024-25 propone capi che allo stesso tempo riescono a risultare semplici ma complessi, colmi di significati e di espressioni profonde. Gli abiti da sera sono impreziositi da ricami, borchie e decorazioni floreali. Non mancano gli strass adagiati su completi, i classici cappotti, le camicie, i giubbotti e le cappe ampie. Un’eleganza portuale che racconta le suggestioni delle persone e degli elementi del porto; una collezione che richiama e che sa vestire chiunque, dal marinaio all’ufficiale. Gli iconici e i classici capi delle collezioni precedenti di Neil Barrett vengono rivisti e rivisitati per progettare la collezione autunno inverno 2024-25. Il nuovo guardaroba viene creato seguendo uno stile e un ideale che riesca a mettere d’accordo i tempi passati, presenti e futuri. Gli iconici British Harris Tweeds vengono trasformati in “Techno- Tweeds”; i raffinati tessuti del passato servono per creare l’abbigliamento da città dedicato allo sport e al lavoro: le toppe sui gomiti diventano polsini, le tasche sono stratificate, i cappelli e i guanti richiamano l’ambiente di lavoro; i colori utilizzati vanno dal cammello al verde e poi al grigio, nero e bianco. Tutti capi che riflettono la mascolinità del ventunesimo secolo e che ben si adattano alla modernità. Per l’autunno inverno 2024-25, Fendi propone una collezione tra lo stile country e quello urban. Il capo che riesce a descrivere questo spirito, è il giaccone in pelle rosso scuro caratterizzato da impunture selleria: un elemento iconico da cui trae secondariamente ispirazione il resto del guardaroba. Tra gli altri capi, canotte e polo, cappotti in maglia e in pelle, le sahariane, i cardigan asimmetrici, i cappotti in montone e i bomber in pelle. Ad accompagnare questi capi, i pantaloni con plissettatura e la gonna stile bermuda dal cavallo molto lungo. A impreziosire il tutto, gli accessori, tra cui la capiente Siesta Bag, la Melon Hobo, la Peekaboo ISeeU Soft e la Baguette imbottita, che prende il nome di Soft Trunk. A stupire gli spettatori, lo speaker portatile Fendi x Devialet. «Questa è una collezione piena di significato, una riflessione sulla velocità e sul presente» esordisce nel backstage Massimo Giorgetti che alla fermata della M1 di Porta Venezia ha portato in scena la sua ultima collezione uomo autunno inverno 2024-25. Fin dalle prime uscite, si percepisce l’intenzione di celebrare il lavoro del progettista Franco Albini - ideatore della segnaletica e l’allestimento della Metro rossa di Milano inaugurata nel 1964 - per la quale MSGM stringe una collaborazione con la Fondazione Franco Albini. I corrimano tubolari rossi della metropolitana di Milano diventano spille su cappotti sartoriali, grafiche colorblock per maglioni e contrasti cromatici che compaiono sui look. Sfilano maglioni metallici argento e oro, padded shirt adornate con swarovski, suits everyday e felpe parlanti che riportano il disarmante messaggio: “Every smile you fake”. «Nella collezione emerge un’idea di glamour, dai colletti in pelo a contrasto e i top in liquid sequins fino ad arrivare ai maglioni glitz ispirati alle decorazioni dall’albero di Natale. Mentre per le stampe che rappresentano la velocità abbiamo avviato una collaborazione con Google». I gemelli vincono sulla passerella autunno 2024 di Dsquared2 Gli stilisti (e fratelli gemelli) Dean e Dan Caten hanno costruito una "macchina per il restyling" in passerella, mostrando quanto possano essere diversi i fratelli identici. Il lato più raw emerge con i dettagli tipici di Dsquared2: jeans lavorati con macchie di fango e neve, abbinati a camicie a scacchi annodate in vita. Felpe strappate, canotte consumate e pelle dal look vissuto definiscono questa estetica. Capispalla in pelle effetto usato e con frange contrastano con maglie Fair Isle, mescolando volumi oversize con tagli più aderenti. Il lato raffinato, invece, celebra l'eleganza serale con dettagli curati, tagli precisi e lussuosi materiali come pelle di pony lucida, paillettes oversize e velluti preziosi, abbinati a gioielli sfavillanti. La serata femminile è dominata da scollature audaci e un tocco di procace sensualità. Di giorno, gli uomini sfoggiano short casual e denim lavorato, mentre la sera optano per trasparenze sofisticate e tessuti luccicanti. Anche gli accessori vivono la dualità di questa collezione: borse in camoscio consumato e pochette D2 sono in contrasto con modelli più raffinati. Le calzature, dai robusti stivali militari alle décolleté eleganti, enfatizzano la femminilità e l'eleganza, mentre gioielli luccicanti completano il look con classe. |
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June 2024
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