Per la stagione Fall-Winter 2024/2025, la filosofia di PAIRI DAEZA confluisce in capi mix-and-match essenziali e senza tempo. Sulla base di un approccio pragmatico ed eco-responsabile, la poesia e il misticismo influenzano una gamma di capi i cui puliti tagli occidentali sono uniti a dettagli orientali per creare pezzi urban e contemporanei che abbracciano diverse forme e occasioni. La collezione è prodotta in collaborazione con piccole comunità emarginate di artigiani dell'Iran con l’obiettivo di sostenerli economicamente e al contempo di rilanciare l'artigianato tradizionale iraniano. I tessuti di prima qualità in misto naturale e cruelty-free sono stati ottenuti grazie alla collaborazione con i migliori rivenditori di tessuti italiani, che riciclano rimanenze di magazzino ed eccedenze di produzione di alta qualità. I variopinti motivi simbolici e i ricami cuciti a mano richiamano i reticoli di legno intagliato degli orosi che adornano gli antichi palazzi persiani, i caratteristici kilim iraniani e i segni dello zodiaco. L'emblematico "boteh", basato sulla forma dei cipressi sempreverdi, rappresenta un simbolo di vita e di eternità e compare come paisley in abiti e cappotti realizzati in jacquard persiano o come ricamo a mano su felpe e cardigan di cotone. I segni zodiacali, ispirati a un manoscritto persiano del XIII secolo, sono incisi da artigiani di Esfahan (Iran) in spille di ottone, oppure intagliati in blocchi di legno per stampare a mano il motivo su top e rivestimenti di vestiti, attraverso l'antica tecnica persiana del "Ghalamkar". Il ricamo a specchio Baluch, che è un'arte riconosciuta dall'UNESCO, viene eseguito dalle artigiane del Baluchistan e decora i colletti e le maniche delle camicie e il denim delle gonne. Abiti, cappotti, vestiti e borse in denim presentano piccoli tappeti intrecciati a mano dalle donne nomadi che vivono nel nord-ovest dell'Iran. Le borse e gli accessori grafici sono realizzati con una complessa lavorazione a intarsio del legno ("Khatam-kari" in persiano), mentre le borse sono realizzate con un intricato jacquard persiano. BARATTO è la nuova collezione del brand seasonless e genderless LEONARDOVALENTINI; anticipata da una precollezione l’8 gennaio 2024 (data di nascita del creativo), la stagione MAIN 2024-2025 debutta in passerella con un fashion show all’interno di LINEAPELLE, a Milano. Il tema del baratto viene declinato all’interno della coppia come scambio fra amore e sesso, nell’immaginario della notte, del glamour e degli eccessi. Lo stesso logo, formato da due Cupidi che si baciano, si veste a tema indossando sul volto la maschera Playboy. Lo scambio di corpi di angeli che fanno sesso senza averlo viene riassunto dalla frase stampata su t-shirts e incisa su bijoux “ANGELS HAVE NO GENDER BUT HAVE SEX”. Un’overdose di stampato dell’iconica “Angelic Zebra Print” su tessuti in seta, elasticizzati e trasparenti è fulcro della collezione, sviluppando forti contrasti fra bianco e nero, con accessori in pelle vinilica nera e bijoux oro. La collezione esplora la lavorazione del pellame la cui eccellenza e artigianalità è saldamente legata al nome di LEONARDOVALENTINI, in look pieni di attitude, glam e sexy, portati in passerella con il primo Fashion Show del brand che ha chiuso la fiera LINEAPELLE il 22 Febbraio 2024. Nei look che hanno sfilato domina il nero animato da intensi accenni rosa shocking, trasparenze bianche e punte dark brown, immancabile il print animalier e i dettagli oro. Gli accessori si ampliano, da copricapi a durag, lavallier e bandane da collo in pelle ricamate, , fino alla piccola gioielleria da ciondoli a orecchini, grillz e applicazioni di borchie zebrate su reggicalzini elasticizzati Francesca Liberatore ha saputo incantare il pubblico milanese con una sfilata audace e sorprendente presso l’Auditorium di Milano. L’evento, un mix innovativo tra sfilata e concerto, ha catturato l’attenzione degli spettatori dall’inizio alla fine. L’evento si è rivelato un successo indiscutibile, lasciando il pubblico con un ricordo indelebile di una sfilata unica nel suo genere, all’insegna della creatività e dell’originalità. “UREILITES TC 3” “ 2008 TC3 (Catalina Sky Survey temporary designation 8TA9D69) was an 80-tonne (80-long-ton; 90- short-ton), 4.1-meter (13 ft) diameter asteroid that entered Earth's atmosphere on October 7, 2008. It exploded at an estimated 37 kilometers (23 mi) above the Nubian Desert Guanti di lattice custom sulle panche e cestini colmi di spazzatura sotto. I guest di Avavav li indossano guardinghi, ma anche curiosi per la nuova prova del brand di Beate Karlsson, il grotesque ticket della fashion week milanese. Lo show inizia, sui pannelli luminosi in fondo alla pedana scorrono frasi di odio per il brand provenienti da account social. «Avavav should never exist», «Avavav is rubbish». Il tempo di dare un’occhiata alla co-lab con Eastpak e già dalla seconda uscita gli spettatori in piedi iniziano a tirare rifiuti sui modelli, finché la pedana non diventa uno scivoloso campo di battaglia. Sulle felpe, le scritte Hate e Filthy rich. I look, pure belli, sono quasi impossibili da guardare, nella speranza di non prendersi in faccia una lattina di coca o una buccia di banana. E lo show finisce con una calcolata, quanto scenografica, torta in faccia alla stilista. Chiara Boni La Petite Robe presenta, in occasione della Milano Fashion Week, la collezione Autunno/Inverno 2024 domenica 25 febbraio 2024 alle ore 13:30. Una donna sofisticata ma irriverente dall'atmosfera british, questa è l'immagine che ha ispirato la Designer per la nuova collezione. Fantasie tartan e scozzesi, una palette di colori ricca e avvolgente e una silhouette femminile con accenti del guardaroba maschile. Voci di donne che sussurrano riempiono il grande spazio del Superstudio maxi. Asmr come contemporaneo, ammaliante canto delle sirene in una scatola bianca come foresta di ghiaccio. Dove la principessa oscura di Aniye records si rivela in un Dark date, da cui il nome della collezione. È una rockstar, fedele alla visione del direttore creativo Alessandra Marchi. Ed è regina assoluta di seduzioni, incarnazione di una femminilità spicy che ha incantato Usa e Asia, dove Aniye records è diventato most wanted nei guardaroba di cantanti e performer. Lo adora la girl band sudcoreana Twice, lo ama Dove Cameron. Lo scelgono Rita Ora, Victoria De Angelis dei Måneskin. Per quella sexiness che rintocca nelle trasparenze di pizzi e tulle, in guêpière e giarrettiere. Nei cento nastri arricciati e mille lacci da bustier che pendono e fluttuano. Negli ancor di più ganci da corsetto. In definitiva, nei dettagli lingerie che si esibiscono fuori da qualsivoglia dimensione intima. E filtrano con perfecto borchiati, su cuissardes vinilici, tra animalier graffianti, volant corsari da New romantic, croci come orecchini, cascate di luce alla maniera di collane, inedite crinoline per un nuovo gown drammatico. |
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February 2024
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