Una sfilata-spettacolo con top model iconiche di ieri e di oggi (da Naomi Campbell a Kate Moss, da Amber Valletta a Shalom Harlow) che hanno portato sul catwalk i codici di Versace e Fendi tra motivi d’archivio e nuove visioni.
Donatella Versace e Silvia Venturini Fendi si sono scambiate i ruoli e in un inedito crossover hanno celebrato la moda oltre ogni regola. Sotto la guida attenta e il tocco unico di Kim Jones. Moda vera e sincera, piuttosto che strategia; amicizia e reciproco rispetto professionale: questo è Fendace. Una sfilata-spettacolo con top model iconiche di ieri e di oggi (da Naomi Campbell a Kate Moss, da Amber Valletta a Shalom Harlow) che hanno portato sul catwalk i codici di Versace e Fendi tra motivi d’archivio e nuove visioni.
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In scena un mix tra moda e tecnologia grazie agli ologrammi, che hanno proiettato le modelle in 3D in sala. Un’effetto immersivo scandito da una collezione interpretata in quattro tematiche, tra sacro e profano. Il simbolismo del leone, dell’aquila, del toro e dell’angelo rivive nei coat vinilici e nei giubbotti in pelle nerissima, nelle mantelle di organza acquamarina, nei volanti impalpabili di abiti dorati o multicolore. Ma anche nello schermo, in un video girato nella chiesa di San Michele a Ferrara, nuova sede della mostra permanente delle opere del padre della designer, Bruno Liberatore. Una moderna Calamity Jane. Femminile e sexy. Per la primavera-estate 2022 Luisa Spagnoli immagina le protagoniste di un western super glamour vestendole con svolazzanti abiti boho, longuette in suede dagli spacchi vertiginosi e giacche sfrangiate. Gli abiti in maglia sono midi, con profonde scollature sulla schiena e nei toni del verde militare e del bianco. Chiudono lo show maxi dress da sera dai colori accesi del fucsia e dell'azzurro ceruleo, con i corpetti lavorati da una serie di ricami. Gli accessori sono evocativi e spaziano dai cappelli di paglia alle borsette scamosciate ornate da lunghe frange Per la p-e 2022, Dean e Dan Caten lavorano sulla trasfigurazione circular: stampe floreali su tessuti vaporosi, maglieria sdrucita, patchwork di denim upcycled e frange strappate coperte di glitter. Lo stile militare assume un'attitudine romantica nella stampa micro-floreale sulla camicia dal taglio maschile in crêpe di cotone con tasche applicate e abbinata a pantaloni in vinile. Lo stesso materiale usato nelle bluse e negli abiti da donna. Pantaloni e shorts in raso di cotone leggerissimo per uomo e donna sono un indumento da combattimento contemporaneo con cerniere, tasche esterne e bottoni automatici. Il pattern camo tono su tono è ritagliato al laser sulle giacche sartoriali che sono abbinate a maglie con maxi-trama e T-shirt dall’aspetto usato e consumato. Nei look femminili troviamo una sovrapposizione drappeggiata: camicie leggerissime, fasce di tulle e top in vinile abbinati a pantaloni sartoriali; gli abiti trasparenti sono indossati insieme a magliette strappate. I tessuti sono intrisi di fascino vintage. Il denim è realizzato grazie all’upcycling di jeans Dsquared2, ri-tagliati e ri-assemblati in stile patchwork sia per i pantaloni che per le gonne. Stivali chunky e sandali con platform fanno da controcanto alla levità della collezione. Le più caratteristiche stampe che hanno reso celebre il marchio caratterizzano la linea di top tabard, le tuniche asimmetriche, i mini abiti, le minigonne e gli shorts, i top a fascia, gli abiti all'americana, i completi pijiama. I foulard di seta sono piegati per diventare dei top, delle gonne e i colori che puntellano la collezione sono per lo più il bianco, il geranio, il verde, l’arancio, il turchese e il cioccolato che ritornano, anche mescolate tra loro, nelle stampe Nairobi, Tartuca, Africana e Cyprea. Gli stessi motivi diventano ricami su abiti, top e gonne, dando un nuovo senso di matericità e tridimensionalità alle stampe Pucci. I sandali piumati scoprono i piedi e rendono iper raffinati tutti i look proposti dal marchio. La decisione di sfilare di nuovo in Borgonuovo in questo spazio è legata al desiderio di recuperare con la collezione Giorgio Armani una dimensione più raccolta, intima. È un ritorno alle origini, senza alcuna nostalgia», spiega lo stilista. Che impronta il suo lavoro sull’idea di métissage di influenze, suggestioni e ispirazioni di viaggio in una collezione permeata da una dolcezza di fondo. Come quella delle modelle che avanzano con il sorriso sul volto, vestite di bianco e di blu e poi dei colori di un orizzonte marino. Tra suit che morbidamente sfiorano il corpo, pantaloni ampi, piccoli top di maglie e sognanti abiti da sera di veli e di cristalli. «Il mondo ha bisogno di dolcezza, di amore, di recuperare i rapporti persi. Il mondo sta andando verso situazioni discutibili. Teniamo con i denti quello che abbiamo, la terra e noi stessi», ha concluso Armani Turn on the music. La passerella si trasforma nella pista di un disco club, tra specchi scintillanti e un remix di Barry White. Un tuffo negli anni 2000. Il volume si alza e accoglie la spring-summer 2022 di Dolce&Gabbana. L’abito torna nel guardaroba come un gioco. C’è tanto intimo di pizzo, portato però con T-shirt effetto used o sotto i costumi da bagno minimali di quegli anni. Ci sono i pantaloni a vita bassa, asciutti o larghi effetto street, talvolta percorsi da stringhe e allacciature oppure ricoperti di pietre. Lasciamo spuntare il bordo dello slip ovviamente legato. Le misure delle gonne si accorciano all’estremo. Tornano i cargo, presi da stock militari e rimaneggiati, i chokers scintillanti e compaiono persino due T-shirt tributo a Jennifer Lopez. Una libertà di pensiero e di movimento ha motivato Lorenzo Serafini nella costruzione della sua primavera-estate 2022. «L'ispirazione si nutre dalla vita», ha detto. E la ritrovata spensieratezza si traduce nel leitmotiv delle frange, che percorre l'intera collezione. In passerella sfilano microstampe, plissettature, una ricercata maglieria con tagli al laser e silhouette che si allungano. Un mix eclettico che, anche attraverso l'uso della lycra, La storica Rotonda della Besana si trasformano in uno spazio di riflessione e riconnessione. Colonne e pareti a specchio consentono ai modelli e all’audience di osservare i look da diverse prospettive Per i look, nuance naturali di un arcobaleno italiano accostate a colori saturi. Negli abiti, un mix di materiali ispirati ai personaggi del cinema degli anni Sessanta e Settanta e una liberazione sensualmente curata, mischiati alla funzionalità delle uniformi da lavoro. Tratti tipici dell’archivio Ferragamo, come la stampa tigrata, sono trasformati in elementi senza tempo. Per la collezione s-s 2022 Ferragamo ha collaborato con l’artista parigino Julien Colombier che ha ripreso una stampa foulard floreale degli anni Settanta, riproponendola come lavorazione jacquard o come ricamo. Colori vividi su capi in maglia e jersey, talvolta arricchiti da frange, danno un senso di libertà nel vestire. Lavorazioni materiche e tridimensionali combinano cotone e seta, lana e lino, canapa. Per il ritorno agli show in presenza, lo stilista lancia infatti un messaggio preciso: «Back to life, back to reality», portando i suoi ospiti e le sue modelle all’ombra del Bosco verticale di Stefano Boeri, nella cornice verde della Biblioteca degli alberi. Le donne di Msgm sono pronte per un picnic un po’ trippy, indossano ensemble decisamente bold ma ancora romantici. Perché si alternano arancioni evidenziatore, verdi lime e fuxia, che assieme alle nuance allegre di kiwi e papaya, lampone e mango, ciliegia e anguria invadono i piccoli vichy o i grandi quadretti. E la palette così decisa, ma con il sapore dolce di frullato e fresco di ghiacciolo, arriva a tingere persino il delicato sangallo. C’è qualche pezzo più tecnico, bodysuit, leggings o top stretch in lycra, proseguimento di quella ricerca high-tech sui tessuti, ma anche tanti ricami, come le pratoline di perline che puntellano giacca e jeans in denim total black Stampe di margherite e di fiori come una primavera in campagna fanno poi la loro comparsa sui completi e sui vestiti lunghi e svolazzanti con tanti micro-plissé, mentre boccioli in paillettes, stampate o artisanal effetto 3d, coprono shorts e mini dress. Qualche ruffles entra in scena come segno distintivo di Msgm, regalando movimento ad abiti e camicie che diventano vagamente dreamy. I suit, tutti dalla vestibilità rilassata, si portano invece con felpe croppate, ma anche abbinati a pezzi di sopra di un bikini. Ai piedi, ecco chunky pool slides e infradito dalla zeppa vertiginosa in materiale ultra-leggero, sandali flat rasoterra con lacci da trekking e sneakers |
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June 2024
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