Era non solo l’occasione per assistere al concerto del vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, ma anche al suo primo vero concerto importante, davanti a un pubblico numeroso accorso quasi esclusivamente per lui. Ha iniziato il concerto con il suo inedito " Africa"
Centinaia gli smartphone accesi e calorosa risposta fin da subito. Forza, ma anche atmosfera: nonostante la poca esperienza dal vivo, Mahmood ha dimostrato di saper stare sul palco con padronanza e scioltezza.
Dopo «Mai figlio unico», «Nilo sul naviglio» e «Sabbie mobili», il concerto, non ancora terminato al momento di andare in stampa, è proseguito alternando altre canzoni inedite («Dimentica» e «Piramidi») ai pezzi di «Gioventù bruciata», il suo album pubblicato dopo la vittoria a Sanremo.
Sul palco si sono esibiti anche Dimartino con la loro melodia quasi battistiana, atmosfere e ritmi mediterranei e sonorità elettroniche.
In chiusura, la serata prevedeva il concerto dei Radiodervish supportati dalla chitarra di Massimo Zamboni, presente nelle registrazioni del loro ultimo disco e portavoce già dai tempi dei Csi delle istanze di libertà dei partigiani e di tutta la popolazione italiana contraria al fascismo.
Il concerto è stato un successo con tanti parmigiani e i turisti che hanno gremito il centro nonostante il maltempo.
Photo Marco Vasini